Responsabilità genitoriale dei danni causati dai minori, chi paga?

Anche nel settore assicurativo si parla di responsabilità genitoriale ma da un punto di vista dei danni dei figli. Perché i bambini sono imprevedibili e non è raro che compiano gesti inconsulti e illogici con conseguenze se non altro imbarazzanti. A chi non è successo di credere di avere tutto sotto controllo per poi perdersi l’infante il tempo sufficiente per vederlo fare qualcosa di sbagliato? La domanda in tal caso è: e chi paga? La risposta a questo annoso quesito è l’esatto fulcro della responsabilità genitoriale dei danni causati dai minori.

La responsabilità genitoriale dei danni causati dai minori

Nell’ottica di tenere il cliente sempre informato sui temi più importanti legati ai nostri prodotti assicurativi, riportiamo quest’intervista che spiega chi risponde dei danni fatti dai minorenni.

Quando i genitori sono responsabili per danni provocati dai figli minori?

Per capire in cosa consista la responsabilità civile della famiglia prendiamo due casi concreti realmente accaduti per capire quando e in che limiti i genitori sono responsabili dei danni cagionati dai propri figli minori d’età.

Primo caso

Sullo scuolabus, durante un litigio, un bambino di quinta elementare colpisce un bambino di terza elementare provocandogli gravissimi danni alla schiena che determinano persino un’invalidità permanente pari al 18%.

Nel primo caso, il bambino danneggiato riporta danni patrimoniali (ad esempio, per spese mediche, fisioterapia, eccetera) e danni non patrimoniali relativi al danno personale subito.

Secondo caso

Una famiglia è in visita a una mostra della Lego, i genitori si distraggono e i due figli piccoli di 10 e 12 anni distruggono un’installazione.

Nel secondo caso, invece, il museo riporta solo danni patrimoniali relativi alla spesa per ricostruire l’installazione e alla perdita di incassi dovuti alla chiusura della mostra.

Chi paga i danni dei minori

Nel primo caso, per semplificare, entra in gioco una disposizione del Codice Civile che prevede:

La responsabilità degli adulti tenuti alla vigilanza di minori che siano ritenuti, in concreto, incapaci di immaginare le conseguenze delle proprie azioni.
Il giudice chiamato a valutare questo caso, infatti, ha ritenuto che un bambino di quinta elementare non potesse immaginare che colpendo un altro compagno questo avrebbe riportato danni così gravi, per così dire eccezionali per un litigio fra bambini.

Ecco perché, ragionando così, la Cassazione ha ritenuto sussistente la responsabilità dell’ente comunale che organizzava il trasporto dello scuolabus, peraltro ammonendo l’ente in ragione dell’assenza di personale di vigilanza sullo scuolabus.

Nel secondo esempio, invece, quello dei danni arrecati alla mostra:

Rileva proprio la responsabilità dei genitori non solo per non aver vigilato sui propri figli di 10 e 12 anni ma anche per non averli adeguatamente educati al rispetto dei luoghi e, pensate, i genitori sarebbero stati comunque responsabili anche nel caso in cui l’episodio fosse avvenuto durante una gita scolastica.

In entrambi i casi potete mettervi al riparo dagli imprevisti sottoscrivendo la nostra assicurazione per la casa che copre i danni causati dai figli, da una vetrata rotta con un sasso fino al caso limite della nave Titanic Lego smontata in piena mostra. Non solo.

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