Danni agli elettrodomestici per il maltempo: ecco chi paga

Le situazioni in cui possono accadere danni agli elettrodomestici sono molte: improvvisi black-out, cali di tensione, fulmini e allagamenti. A ben vedere si tratta in generale di danni tutti causati dal maltempo. A chi non è mai capitato almeno una volta di avere una cantina allagata per la pioggia o un black-out che fa scongelare il cibo nel freezer o un fulmine che manda in corto la smart tv? Nonostante la meteorologia ci provi da decenni, non sappiamo ancora prevedere il tempo con precisione ma possiamo almeno essere certi di non farci trovare impreparati in caso di contrattempo. Ma chi deve rispondere dei danni agli elettrodomestici per maltempo?

La normativa sui danni agli elettrodomestici per maltempo

La legge italiana sancisce che:

Ciascuno è responsabile dei danni che provoca agli altri salvo che ciò sia dovuto a caso fortuito, ossia a un evento imprevedibile ed inevitabile. L’esempio scolastico è proprio il fulmine o il tifone di portata eccezionale, fuori da ogni ragionevole previsione, anche quelle al di sopra delle medie stagionali.

Leggendo tra le righe, significa che, nonostante possa esserci un anno più piovoso degli altri e che gli argini del fiume possano straripare o che un lampo possa cadere sul nostro tetto, l’ente che gestisce la “cosa pubblica” deve poter evitare che, da tali fenomeni, possano derivare danni. La verità, però, è che una volta subito il guasto non è facile stabilire chi paga. Entriamo nello specifico dei casi più comuni di danni degli elettrodomestici per maltempo.

Elettrodomestico bruciato dal fulmine

Secondo la giurisprudenza italiana:

La società elettrica deve risarcire i danni causati dalla caduta di un fulmine che abbia determinato il corto circuito di elettrodomestici, modem o computer a condizione però che l’evento sia stato determinato da un normalissimo (e, quindi, evitabile) aumento di tensione. Aumento di tensione che, pertanto, è addebitabile al malfunzionamento di un giunto fra cavi interrati. La società della luce, infatti, deve poter prevedere la caduta di fulmini, per la sicurezza dei cittadini e degli utenti.

La questione è che il rimborso per corto circuito di elettrodomestico può essere evitato dalla società elettrica se dimostra che la colpa del blackout e dello sbalzo di corrente sia stato dovuto a oggetti non sotto la propria custodia, come ad esempio eventuali alberi abbattutisi sulle linee aeree o parafulmini non adeguati dei condomini. Quindi:

Un temporale, anche se con forte vento e bombe d’acqua, non può considerarsi un evento tanto imprevedibile da non poter prendere misure preventive volte ad evitare che esso possa danneggiare televisioni, videocitofoni, forni, frigo e modem delle famiglie.

La strada per godere di totale rimborso quindi è lunga e impervia.

Cibo scongelato per mancanza di corrente elettrica

Se ci si trova di fronte a blackout causato da maltempo può accedere che il freezer smetta di funzionare e che la spesa si guasti:

In questi casi, per i disservizi all’energia elettrica, la società della luce riconosce un risarcimento forfettario che varia a seconda del tempo durante il quale l’utenza è stata interrotta. Si va da 30 euro fino a 300 euro (in caso di tre giorni di stop).

Per i clienti che abitano in Comuni con più di 50.000 abitanti, il tempo massimo di ripristino non deve superare le 8 ore consecutive o non consecutive se interviene una seconda interruzione entro un’ora dal ripristino provvisorio.

La buona notizia è che la legge stabilisce che l’abbonato che abbia subito il guasto all’elettrodomestico per maltempo non sia tenuto a dimostrare nulla, gli è dovuto per il semplice fatto di essere rimasto senza la luce. Ma anche in questo caso le comunicazioni e i tempi sono tutt’altro che agevoli.

Un modo migliore per mettersi al riparo dai danni agli elettrodomestici per maltempo è sottoscrivere la nostra assicurazione per la casa che offre totale copertura in tal senso in tempi molto stretti. Un perito arriverà a stretto giro dalla segnalazione. Non solo.

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