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Infortunio sportivo

Se tuo figlio si fa male a scuola durante l’ora di ginnastica, chi paga? Fai bene a porti questa domanda perché la risposta non è scontata come sembra. Dietro al concetto di infortunio sportivo, infatti, c’è tutto un mondo complesso che vogliamo dipanarti per darti gli strumenti per conoscere i tuoi diritti.

Alla L & N De’ Liguori crediamo nel valore della trasparenza. Cerchiamo sempre di parlare semplice e di spiegare al cliente le cose che deve sapere. Quando non hai nulla da nascondere, d’altronde, è un comportamento sano e corretto. Come lo mettiamo in pratica? Attraverso i nostri articoli sul blog, le pagine dedicate sul sito e le chiacchierate con i nostri consulenti che ti aspettano nella sede di Roma in via Timavo 3.

Cos’è l’infortunio sportivo

Partiamo dalle basi, partiamo dalla definizione di infortunio sportivo che, secondo gli esperti del settore assicurativo, è:

l’insieme di lesioni da sport avute nel corso dell’attività sportiva dove si possono verificare infortuni accidentali e infortuni tipici, cioè strettamente legati al movimento specifico richiesto dalle singole discipline

La medicina dello sport distingue questi danni al privato in:

  • lesioni accidentali, rinvenibili anche al di fuori dell’ambito sportivo;
  • lesioni tipiche, che nascono tra il meccanismo di produzione della lesione e l’esecuzione del movimento sportivo.

Quando tutto questo avviene su un bambino o un ragazzo che sta svolgendo educazione fisica la situazione assicurativa va capita.

La normativa sull’infortunio sportivo scolastico

Cosa dice la legge i Italia? Dice che la scuola non risponde sempre dell’infortunio di tuo figlio. Secondo il Codice Civile, infatti, l’articolo 2048 dice che:

“per la configurabilità della responsabilità a carico della scuola non è sufficiente il solo fatto di aver incluso nel programma di educazione fisica la disciplina sportiva in cui si è verificato il sinistro e fatto svolgere tra gli studenti una gara sportiva, ma è altresì necessario che avvengano precise condizioni”

Le condizioni in cui la scuola risponde dell’infortunio sportivo del giovane sono queste due:

  1. se il danno sia conseguenza del fatto illecito di un altro studente impegnato nella gara;
  2. qualora l’istituto non abbia predisposto tutte le misure idonee a evitare il fatto.

Esistono in pratica diverse situazioni in cui tuo figlio potrebbe farsi male senza che ne risponda la scuola. Sta a te verificare la dinamica dell’incidente e la presenza o meno di queste due condizioni essenziali.

La materia infortunistica sportiva in generale

Se vogliamo allargare il discorso, in materia di risarcimento danni per responsabilità civile conseguente ad un infortunio sportivo, c’è da mettere l’accento su quando il soggetto riporta lesioni personali causate da un altro partecipante.

In questo caso il criterio per individuare in quali ipotesi il comportamento che ha provocato il danno sia esente da responsabilità civile è l’individuazione di causa/effetto tra gioco ed evento lesivo.

Semplifichiamo?

Se la persona che fa male a tuo figlio durante l’attività sportiva ha voluto agire chiaramente per danneggiarlo o ha, comunque, messo troppa violenza nel gesto sportivo, allora ne risponde l’istituto che eroga l’attività sportiva.

C’è differenza tra rompersi una gamba a calcetto perché hai compiuto un gesto scomposto in campo o perché hai subito un brutto fallo dell’avversario.

Come agire in caso di colpevolezza della scuola

Le specifiche da fare sull’incidente sportivo non sono finite. Abbiamo visto che sono solo 2 i casi in cui la scuola risponde dell’incidente sportivo. Qualora uno di essi si verificasse, il soggetto leso ha un preciso obbligo.

Sta a lui dare la prova dell’illecito commesso dall’altro studente durante l’ora di educazione fisica. La scuola, d’altro canto, una volta chiamata in causa, dovrà provare l’inevitabilità del danno nonostante la predisposizione di tutte le cautele idonee a evitare il fatto. Deve far capire, in sintesi, che ha fatto tutto quello che era in suo potere per evitarlo. Tra i modi per riuscirci ci sono:

  • l’illustrazione della difficoltà dell’attività sportiva;
  • il chiarimento di chi può partecipare e chi no;
  • la spiegazione nitida delle regole del gioco.

Pensiamo positivo. A tuo figlio non capiterà mai nulla di male durante l’ora di educazione fisica. Se, però, hai voglia di proteggerlo un po’ di più, scopri le nostre polizze sulla salute e sul benessere.

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