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Creme solari per bambini

Ci piace curare il nostro cliente a trecentosessanta gradi. Oltre a consigliarlo sulle migliori polizze assicurative per proteggere il suo stile di vita, crediamo sia giusto dargli consigli anche sulla quotidianità più spicciola. Entrando più nello specifico, ora che è scoppiata l’estate, è bene porre l’attenzione su cosa fare e non fare per godersi questa stagione senza farti del male e proteggendo anche la salute dei tuoi cari. In questo senso, i bambini sono una priorità condivisa.

La scelta delle creme solari per bambini non è mai qualcosa da fare alla leggera. In generale proteggersi dai raggi ultravioletti è importante per tutti ma la pelle dei più piccoli è delicata e va gestita con maggior cura. Ecco perché siamo sempre vigili sull’argomento e ti segnaliamo le storture quando si verificano. Storture come queste appena sottolineate dall’OCU, associazione dei consumatori spagnola.

La truffa delle creme solari per bambini

La notizia del giorno è che due creme solari per bambini hanno mentito sul loro fattore di protezione. Parla chiaro la denuncia dell’OCU. Commercialmente si parla di un fattore di 50+ ma dai contro-test in laboratorio emerge che i punteggi siano molto più bassi. E’ un fatto grave.

L’accusa sulle false creme solari per bambini ha basi solide. L’associazione ha, infatti, compiuto dei test di laboratorio per verificare i fattori di protezione ed è emerso che:

  • Babaria Infantil Spray Protector SPF 50+ copre fino a 30;
  • ISDINFotoprotector Pediatrics Transparent Spray SPF 50+ copre solo in un range intorno ai 15.

La ricerca sulla qualità delle creme solari per bambini si è svolta su 2 test:

  • uno per il calcolo del SPF (protezione contro UVB) dal vivo in condizioni standard controllate;
  • uno in vitro per misurare la penetrazione degli UVA attraverso uno strato di crema di un certo spessore.

Questo lavoro si sta allargando ad altri marchi e i numeri non migliorano. Di 17 ulteriori creme analizzate, circa il 30% mostra un fattore di protezione contro i raggi UVB inferiore a quello annunciato.

La risposta delle aziende cosmetiche

La partita sulle creme solari per bambini non è chiusa. A partire dalla crema solare per neonati fino agli altri prodotti per la cura della pelle in estate, il giro di affari è molto alto.

La posizione ufficiale delle aziende accusate è affidata ad un comunicato stampa che mostra i risultati di due studi indipendenti (avvenuti nel 2010 e nel 2015) che concludono che i prodotti messi al centro dello scandalo hanno un SPF 50+ in conformità con ISO 24444: 2010.

Ecco le parole esatte:

Il consumatore può essere sicuro che le affermazioni che compaiono nel pacchetto del prodotto sono supportate da studi indipendenti condotti da enti di certificazione di primo. D’altra parte, dal lancio del prodotto nel 2015, non sono stati registrati reclami di persone riferite alla mancanza di sicurezza o efficacia del prodotto che potrebbero far sospettare un fattore di protezione diverso da quello dichiarato. Inoltre, nonostante sia stata richiesta da ISDIN, l’OCU non ha fornito una copia dello studio in cui un SPF e un UVA-PF erano presumibilmente inferiori a quelli indicati sull’etichetta, quindi ISDIN non è stato in grado di verificare la metodologia, né l’esecuzione, né la coerenza dei risultati di questo studio

L’intervento della FEFAC

Non c’è dubbio che conoscere quali siano le migliori creme solari per bambini sia importante per tutti i genitori coscienziosi. Questa priorità, però, non deve mai ledere i diritti di un’azienda e per questo motivo la FEFAC, Federazione delle Associazioni delle Farmacie della Catalogna, sottolinea la poca trasparenza della OCU, a fronte delle analisi rintracciabili della ISDIN.

Ecco la posizione ufficiale:

FEFAC ritiene che questa mancanza di rigore dell’OCU dimostri che l’obiettivo più probabile è quello di fare rumore mediatico con interessi sconosciuti, volto a screditare un servizio sanitario, come la farmacia, in questo caso su prodotti che questa offre e raccomanda, quando invece il livello di soddisfazione dei cittadini nei confronti della farmacia è più alto vista la sua vicinanza e professionalità

La vicenda avrà presto una conclusione.

I risultati dell’Agenzia Spagnola di Medicinali e Prodotti Sanitari

L’ultimo capitolo su quanto accaduto circa le creme solari per bambini lo sta scrivendo l’OCU stessa che ha inviato i risultati del test all’Agenzia Spagnola di Medicinali e Prodotti Sanitari.

C’è stata la richiesta di:

  • effettuare i necessari controlli sui prodotti messi nel mirino;
  • procedere al ritiro dal mercato degli stessi per il potenziale rischio del loro utilizzo per la salute dei consumatori.

I danni del sole

Proteggere la pelle dalle radiazioni solari è importante per evitare danni acuti così come problemi a lungo termine. I raggi UV aumentano la possibilità che si formino tumori cutanei e non solo.

Si può discutere a lungo su questo tema ma in ogni caso le vittime sono i nostri figli e non ci si può scherzare sopra. Ecco perché alcuni paesi più lungimiranti come il Belgio hanno introdotto il principio di precauzione, che, nel dubbio, ha già permesso di ritirare dal mercato alcuni prodotti a rischio.

Che siano semplici suggerimenti su come prendersi cura dei capelli d’estate o precise polizze per migliorare la tua protezione del benessere o delle vacanze, noi siamo sempre disponibili. Leggici sul sito ufficiale o passa nella sede di Roma in via Timavo 3 a chiacchierare con i nostri consulenti.

Parafrasando una famosa frase calcistica “la miglior difesa è… la previdenza”.

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