E’ un tema molto attuale quello della rivalutazione del TFR. Perché per anni c’è stata poca informazione sui diritti del lavoratore a gestire il trattamento di fine rapporto. Al netto dei termini tecnici, devi iniziare a considerare quei soldi per quello che sono e cioè un tesoretto di tua proprietà. Questo significa che, nel rispetto delle norme, la sua gestione spetta solo a te. In che senso?
La gestione del TFR ha diverse soluzioni. Non sei obbligato a tenerlo nella tua azienda. La scelta della sua destinazione appartiene a te. Le ragioni che ti portano da una parte piuttosto che da un’altra possono essere diverse ma il filo conduttore è la redditività del TFR. Sempre semplificando, il prodotto attraverso cui gestire questi tuoi soldi dipende dai guadagni che cerchi di ottenere.
Possibilità di investire il TFR
Meglio un fondo chiuso o un piano d’investimento individuale? Meglio un fondo pensione o un accantonamento a rate in un Etf? Va detto che, nel nostro sistema, ci sono diverse pensionistiche complementari le cui principali sono le seguenti:
- il fondo pensione aperto;
- il fondo chiuso;
- il piano individuale pensionistico (Pip o Fip).
Non solo. Esiste anche l’opzione di mettere via i soldi investendo in un veicolo non previdenziale come un piano a rate in un fondo comune ma non lo consigliamo.
Più rischi e nessuna agevolazione fiscale. Al contrario, prima inizi a versare nella previdenza integrativa e più alti saranno i benefici fiscali.
E’ chiaro che un’altra importante discriminante di queste possibilità di rivalutazione del TFR è il rischio. Un fondo aperto è composto di azionario e, quindi, non è garantito alcun risultato. Di contro, un fondo chiuso ti tutela da brutte sorprese ma, proprio per questo, non potrà mai toccare vette di reddittività altissime.
La scelta finale è tua e dipende da molte variabili personali ma il consiglio generale è che:
- nella parte iniziale del fondo ha senso l’azionario perché hai davanti a te molto tempo per recuperare eventuali ribassi e anche molto tempo per mettere “in cascina” guadagni alti;
- nella parte finale del fondo, invece, è bene passare al chiuso per monetizzare gli anni più attivi e per arrivare alla pensione in modo sereno.
Tassi di reddittività del TFR
Pochi giorni fa il Corriere della Sera ha riportato questo schema:
Considerando un arco di tempo di 10 anni, si evince che:
- il TFR tenuto in azienda ha una redditività pari al 22,8%;
- l’insieme di fondi chiusi sta al 46,94%;
- il pacchetto di fondi aperti sale al 49,88%.
Perché scegliere un piano pensionistico
La situazione pensionistica pubblica in Italia è grave. L’età della pensione si sposta sempre più in avanti e l’importo medio sarà sotto la soglia della povertà. Ecco perché è bene agire in parallelo. In questi anni post crisi risparmiare è ancora difficile ma una cosa diversa è accantonare il TFR che ti spetta.
Se ancora hai bisogno di capire quanti vantaggi ti porti la rivalutazione del TFR, eco 3 motivi per non avere più dubbi.
1 – Trasparenza
Ogni anno ti arriveranno i prospetti di rendimento del fondo scelto e quindi potrai monitorare i versamenti del TFR. Se l’azienda per cui lavori non te lo versa, lo saprai all’istante ed in modo oggettivo.
2 – Redditività
Come dimostra lo schema riportato di sopra, tenere il TFR in azienda è la soluzione meno conveniente. Agire di mix tra azionario ed obbligazionario, invece, ti da modo di goderti quasi il 50% di performance.
3 – Possibilità di riscatto parziale
Se per legge un TFR è riscattabile, anche parzialmente, una sola volta, con un fondo, invece, hai diritto di prendere:
- il 75% per motivi di salute tuoi e del tuo nucleo familiare;
- il 75% per comprare o ristrutturare una prima casa (tua o dei tuoi figli) dopo 8 anni di permanenza;
- il 30% per qualsiasi ragione tu voglia dopo 8 anni di permanenza.
Vieni a scoprire il nostro fondo pensionistico dove spostare il TFR. Molte informazioni le troverai sul sito ma hai anche la possibilità di parlare con un consulente passando nella nostra sede di Roma in via Timavo 3. Ancor meglio se vorrai contattarci online attraverso il form della pagina ad hoc.