Siamo ancora nel mezzo dell’emergenza Coronavirus in Italia e i numeri dei contagi oscillano tra buon umore e pessimismo verso il futuro. Certo è che, da questa situazione difficile che ha fatto soffrire tante persone (a cui va il nostro sentito rispetto e cordoglio) è emersa una piccola grande novità nel mondo della microviabilità. Soprattutto nei grandi centri e grazie al bonus governativo, hanno preso piede i monopattini elettrici. Un modo pulito per l’ambiente per coprire distanze urbane (casa/ufficio, casa/scuola) e più sicuro rispetto ai mezzi pubblici.
Oggi raccontiamo la storia di un’azienda che in un solo anno sta seguendo nel modo giusto questo trend sociale: la Bit Mobility.
Chi è la Bit Mobility
La Bit nasce a marzo del 2019 a Bussolengo, in provincia di Verona, ma la storia dice che l’ispirazione arrivi l’estate di un anno prima, durante un viaggio in California, dove il “vero” movimento Beat esplose più di sessant’anni fa. Michela Crivellente, co-fondatrice e Ceo dell’azienda Bit Mobility, così racconta;
A Los Angeles e San Diego erano già attivi i monopattini elettrici. Così al rientro dagli Stati Uniti ci siamo confrontati tra fratelli e abbiamo iniziato a lavorare sulla nascita di una startup.
L’idea era di produrre monopattini alimentati da energia elettrica riducendo in questo modo le emissioni inquinanti e permettendo di respirare aria più pulita. Essendo silenziosissimi, poi, questi mezzi di trasporto leggeri non generano quell’inquinamento acustico che massacra ogni grande città. La startup operò a Verona, Milano, Torino, Cattolica, Bari e La Spezia arrivando presto a numeri da record: 50mila le registrazioni all’app solo dal 4 maggio, data della parziale riapertura dopo il lockdown, per una flotta complessivamente composta da 2.550 monopattini.
Chi c’è dietro l’azienda
Uno dei punti di forza della Bit Mobility è che è a conduzione familiare, come prosegue a spiegare la Crivellente:
Mia sorella Martina è avvocato e si occupa della parte legal. Mio fratello Gianmaria, che vive a Milano e si occupava già di economia e finanza, segue lo sviluppo, mentre io mi occupo soprattutto della gestione e della selezione del personale. Poi a dirigere i lavori c’è l’esperienza di papà Mauro, che ha già un’azienda attiva nel settore dell’amusement e della ristorazione. Abbiamo subito creduto in questo progetto e così è nata la società sulla base di un valore aggiunto inestimabile, che fa la differenza: essere una vera impresa familiare.
La scelta green
Nella mission aziendale della Bit Mobility grande peso ha l’approccio green verso la città, puntando anche alle esigenze delle nuove generazioni, abituate a condividere i mezzi di trasporto. Ecco perché è stato sviluppato un servizio clienti che è il vero motore: attivo 24 ore su 24, grazie a un numero diretto a cui risponde il personale interno senza passare da un call center.
C’è sempre qualcuno che risponde alla chiamata dando supporto sia al telefono, sia in remoto.
L’impatto della pandemia
Con lo scoppio della pandemia e con il conseguente lockdown, c’è stato ovviamente uno stop ma la produzione è già ripartita. Il Covid-19 ha, infatti, amplificato la necessità di avere mezzi alternativi, perché le persone hanno rivisto le proprie modalità di spostamento nel tragitto casa-lavoro o per il tempo libero.
Anche i Comuni hanno compreso come il trasporto pubblico locale debba essere rivisto all’interno di una situazione profondamente mutata e necessiti di un’integrazione maggiore con i mezzi di locomozione condivisi che permettano di effettuare brevi spostamenti, di evitare gli assembramenti e la congestione del traffico, con una spesa in linea con quella del trasporto pubblico e comunque inferiore rispetto all’uso delle autovetture.
Il rispetto delle regole
Quello che all’opinione pubblica sta piacendo molto della Bit Mobility è che si impegna ad educare i conducenti ad un uso civico del monopattino elettrico. Sono molti i servizi previsti per promuovere il rispetto delle regole di circolazione e il corretto parcheggio del mezzo:
- il sistema di geolocalizzazione che permette una maggiore vigilanza contro gli episodi di furto e vandalismo;
- aree di parcheggio obbligatorio;
- limitazioni di velocità gestite da remoto nell’area operativa individuata;
- una flotta di monopattini di ultima generazione con doppio freno, batterie intercambiabili e interfaccia vocale.
Infine, la famiglia Crivellente ha puntato anche sulla solidarietà mettendo a disposizione gratuitamente alla Croce Rossa i propri mezzi a Verona. Se servono spostamenti rapidi per soccorrere e aiutare le persone che, soprattutto in questo periodo non possono muoversi da casa, come anziani e disabili, ecco pronti i monopattini elettrici.
Una famiglia solida e con la testa sulle spalle. Come la nostra che opera con lo stesso piglio ma nel settore assicurativo. Non è un caso se, nonostante non sia obbligatoria, abbiamo pensato ad un’assicurazione per monopattini elettrici che metta al sicuro i conducenti e non solo. Vediamola meglio.
La polizza per monopattini elettrici
Ti proponiamo la nostra assicurazione per monopattino elettrico che ti offre diversi benefici tra cui questi 3:
- un buon risparmio, considerando che la nostra polizza è stata valutata tra le migliori sul mercato per la qualità delle garanzie ed i premi che partono da 100 euro l’anno;
- un servizio più ampio della singola copertura su monopattino, perché è una polizza inclusa all’interno di una RC Famiglia che comprende la responsabilità civile derivante dalla conduzione familiare, compresi i danni involontariamente cagionati a terzi da figli minori o animali da compagnia. Con un solo premio, quindi, prendi tutto il pacchetto dal monopattino elettrico alla famiglia;
- uno scudo anche legale, perché, sempre incluso nel prezzo, avrai anche il servizio di Tutela Legale che consiste nell’estensione di copertura per il rimborso delle spese legali sostenute a seguito del sinistro.
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