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Nuovo bonus mobilità

Una delle ragioni dell’aumento dell’uso della bici in Italia è l’iniziativa del bonus mobilità. L’idea che lo Stato paghi buona parte dell’acquisto di una nuova bicicletta ha solleticato molte persone tanto che la crescita delle vendite delle biciclette tradizionali, a pedalata assistita e dei monopattini elettrici è stata notevole. Nello specifico, non è che chiunque potesse avere accesso ai fondi e in modo illimitato ma le condizioni sono state giudicate eque dalla maggior parte degli italiani. Talmente tanto che il primo bonus s’è esaurito a stretto giro ed ora è al vaglio il nuovo bonus mobilità.

Prima di capire quale novità siano in arrivo nel settore dei trasporti leggeri, è bene rischiarirsi la memoria su come funzionava l’aiuto economico dello Stato a comprarsi una bicicletta.

Come funziona il bonus mobilità

Che sia il nuovo bonus mobilità o il vecchio, il meccanismo di fondo è lo stesso. Innanzitutto si tratta di un aiuto che può richiedere chi vive in comunità sopra le 20mila persone, escludendo di fatto paesini della provincia e piccoli capoluoghi. I cittadini di grandi metropoli, invece, sono i veri beneficiari dell’aiuto, anche per dare un freno al traffico folle degli ultimi anni (dannoso anche a livello ambientale).

Le condizioni economiche del bonus mobilità sono le seguenti:

  • lo Stato rimborsa a fondo perduto il 60% della spesa della famiglia per acquisto di nuovi mezzi di trasporto leggero;
  • il bonus può essere richiesto da un solo rappresentante della famiglia a nome di tutto il nucleo;
  • a prescindere dalla spesa totale che si effettua, lo Stato stabilisce un massimale di 500 euro come singolo bonus mobilità.

Esempio pratico di bonus mobilità

Il modo migliore per capire il funzionamento del bonus mobilità è fare un esempio pratico. Eccolo:

Poniamo il caso in cui una famiglia spenda mille euro per comprare 4 biciclette: 2 per i bambini e 2 per i genitori. Un solo membro del nucleo familiare, per esempio la madre, potrà effettuare la richiesta del bonus mobilità caricando la fattura dell’acquisto sulla piattaforma del Governo. Secondo le regole vigenti, lo Stato dovrebbe restituire alla famiglia 600 euro (il 60% di mille) ma darà indietro alla famiglia solo 500 euro perché quello è il massimale deciso. Qualora la famiglia avesse speso solo 100 euro, invece, sul conto avrebbe avuto indietro 60 euro.

Il nuovo bonus mobilità

Ora che la prima tornata è andata alla grande (soldi esauriti in pochi giorni), si torna a parlare di bonus mobilità, chiamato anche più semplicemente chiamato bonus monopattini, anche se in realtà valido anche per:

  • bici;
  • eBike;
  • segway.

Durante l’ultimo Click-Day del bonus mobilità non tutti i cittadini, che conservavano da mesi fattura o scontrino d’acquisto, erano riusciti ad ottenere il rimborso spettante. Ecco perché il Ministro Sergio Costa è stato di parola ed ha creato una seconda possibilità per chi era rimasto escluso.

I tempi del nuovo bonus mobilità

Quando sarà possibile inoltrare richiesta per il nuovo bonus mobilità? Dal 14 gennaio al 15 febbraio ma con una forte discriminante:

La domanda del nuovo bonus mobilità potrà essere inoltrata solo da chi si era pre-registrato dal 9 novembre 2020 al 9 dicembre 2020.

Si tratta di 118.675 richieste pervenute, pari cioè a 35,6 milioni di euro, e riguardano prodotti acquistati dal 4 maggio 2020 al 2 novembre 2020, cioè prima che ci fosse la prima tornata di rimborsi del bonus mobilità. Come la volta prima, si dovranno inserire i documenti richiesti sul portale dedicato e attendere il successivo rimborso, che sarà calcolato nella misura del 60% di quanto speso, o per un massimale di 500 euro.

Attenzione. È importante ricordare che i rimborsi del nuovo bonus mobilità partiranno non appena la finestra sarà chiusa della domanda e quindi solo dopo il 15 febbraio, ma con tempi non certi e non comunicati,. E’ probabile, quindi, che possano passare settimane, come già accaduto in precedenza.

L’assicurazione per la bici

I soldi risparmiati dal rimborso del nuovo bonus mobilità li potrai investire nella tua sicurezza. Non è obbligatoria per legge un’assicurazione per i ciclisti ma è qualcosa che riguarda il buon senso. Ad una velocità media di 20 chilometri orari è possibile farsi male e far male a pedoni coinvolti in sinistri stradali. Con la nostra polizza per bici e monopattini, a partire da soli 100 euro annui, potrai metterti al sicuro da brutte sorprese su strada.

Ecco perché ti consigliamo di compilare il form sottostante e verrai ricontattato, senza impegno, da un nostro consulente per un preventivo gratuito. Buona pedalata.

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