Fotovoltaico domestico: come prendersi cura di casa e delle bollette

In questi anni è successo di tutto e, forzatamente, abbiamo imparato a trascorrere più tempo in casa. Questo ha generato una serie di reazioni a catena come la crescita del mercato del bricolage ed anche delle polizze assicurative che servono a mantenere alta la cura del proprio nido. Nessuno però poteva immaginare che la situazione geopolitica internazionale facesse aumentare ancora un po’ i costi di tutti i giorni. Tra le varie voci, l’elettricità è diventata davvero molto cara ed è il motivo per cui chi è appassionato di case sta valutando sempre più il fotovoltaico domestico. Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è il fotovoltaico domestico

Perché puntare sul fotovoltaico domestico è presto detto:

“Si risparmia in media fino a 1500 euro all’anno. Lo riferisce un nuovo rapporto dell’Otovo Solar Index Italy, studio sul mercato fotovoltaico domestico italiano realizzato da Otovo, società norvegese del settore. Un aiuto contro il caro bollette? Ben venga!”

Lo studio

Dietro alla spiegazione dei vantaggi economici di avere un fotovoltaico domestico  c’è una ricerca che è stata effettuata sul mercato del fotovoltaico italiano da Otovo, che è società norvegese del fotovoltaico, tutta concentrata sull’installazione di impianti sui tetti domestici. Il quadro a breve, ma anche a medio lungo termine, che lo studio restituisce arriva da questa organizzazione:

L’analisi ha interessato un campione di 10.000 persone residenti in alcuni dei più importanti centri urbani italiani, distribuiti tra Nord, Centro, Sud e Isole: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo.

Secondo quanto riportato sul comunicato della società:

La produzione annuale di energia, considerando un impianto con potenza nominale pari a 1 kWp, si attesta mediamente su 1345 kWh, con una differenza del 18% tra Palermo, la città che riceve il maggior irraggiamento (1463 kWh) e Torino, con il minore (1238 kWh).

Per quanto riguarda invece il dimensionamento degli impianti, a livello nazionale si colloca intorno a 5 kW, con un prezzo medio che, al netto dello sconto in fattura, è di circa 4800 euro. Naturalmente, per compensare il minor irraggiamento, la potenza installata è maggiore in diverse città del centro-nord, superando i 5,7 kW a Bologna e Venezia.

Quello che fa davvero sorridere del fotovoltaico domestico è lato produzione:

I pannelli solari sul tetto di casa consentono infatti di raggiungere un autoconsumo di energia elettrica del 35-40%, e la quota può salire fino al 90% associando all’impianto un sistema di accumulo (batterie).

La critica

Per correttezza sul tema del fotovoltaico domestico bisogna anche riportare le difficoltà che alcuni utenti riportano:

I costi di installazione del fotovoltaico domestico potrebbero non essere per tutti, ma i benefici economici sono evidenti sempre di più a lungo termine: dallo studio emerge infatti che in dieci anni un impianto fotovoltaico domestico, tenuto conto della variazione stagionale di produttività e dell’usura dei componenti, consente una somma media ricavata superiore a 15.000 euro.

Le differenze del fotovoltaico domestico in base alle aree geografiche

Al Nord il costo per watt è solitamente più alto rispetto alle aree del Sud. Ciò comporta una differenza nei risparmi che possono così spaziare:

• 500 euro a Torino
• 800 euro a Napoli
• 100 a Venezia
• 000 a Bologna

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