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Intervista sismologo

Il recente terremoto di Milano ha scosso non solo le case ma anche gli animi. Erano 500 anni che non avveniva nulla a livello sismico in quel frangente d’Italia e questo fa riflettere. Ciò che Madre Natura decide di fare non è sotto il controllo di nessuno e, per quanto i moderni strumenti consentano di prevedere molto, ha ancora un ampio margine di sorpresa. Lo spiega in questa intervista di Futura News che riportiamo il sismologo Fabrizio Bosco e lo ribadiamo noi. Per questo ti consigliamo di proteggere la tua casa con la nostra assicurazione Rischi Catastrafoli che ti garantisce un intervento immediato in caso di danni.

La Rischi Catastrofali

Come si capirà in questa breve intervista del sismologo, quando avviene un sisma e ci sono danni alla casa, si piò fare poco. Si può però essere certi di non star da soli in una situazione così complessi e la nostra polizza offre interventi di riparazioni rapidi ma soprattutto una copertura dei danni da terremoto che comprende i seguenti casi:

  • i costi necessari alla demolizione, allo sgombero e al trasporto in discarica dei detriti causati dal terremoto;
  • quelli relativi alla rimozione e al ricollocamento del contenuto del fabbricato;
  • le spese sostenute per il trasferimento e/o il soggiorno in una struttura ricettiva per te e i tuoi familiari, a causa dell’inagibilità del fabbricato;
  • i costi legati agli onorari dei professionisti contattati tipo architetti, periti, consulenti e ingegneri;
  • quelli relativi agli oneri di urbanizzazione dovuti al comune

Importante anche sapere che i rimborso della polizza non è legato ad un valore di Magnitudo minimo. Non c’è franchigia a magnitudo. Ora cerchiamo di impararne di più sui terremoti da questa breve intervista al sismologo Bosco.

L’intervista al sismologo Bosco

Ecco alcune domande sulle caratteristiche dei terremoti che potranno esserci utili per affrontare una situazione così complessa.

Come si misurano i terremoti e a partire da quale livello si verificano danni?
Gli effetti di un terremoto sono valutati in base a scale dette macrosismiche, come quella Mercalli. In base alla scala macrosismica europea largamente utilizzata, il VI grado corrisponde al verificarsi di leggeri danni agli edifici. Gli effetti di un terremoto dipendono, oltre che dall’energia rilasciata dalla sorgente, anche dalle alterazioni delle onde durante la propagazione nel sottosuolo, dall’amplificazione delle onde nei terreni superficiali e dalla risposta degli edifici e delle strutture sollecitate dalle onde. Non c’è quindi una corrispondenza univoca con le leggi di magnitudo, ma in linea di massima si può considerare che al di sotto di magnitudo 4 difficilmente l’energia rilasciata è in grado di provocare danni”.

Qual è la situazione dell’edilizia antisismica sul territorio?
Innanzitutto è bene ricordare che l’entità dei danni di un terremoto dipende dall’inadeguatezza delle strutture rispetto alle sollecitazioni a cui sono sottoposte, e che pertanto la migliore risposta per la riduzione del rischio sismico è intervenire in termini di prevenzione, cioè mettendo in sicurezza le strutture. Le procedure di gestione e controllo delle attività urbanistico-edilizie e le disposizioni sull’accertamento e repressione delle violazioni sono materia di competenza di specifici uffici delle singole regioni.

Cosa fare quando si avverte un terremoto?
Le campagne di informazione Io non Rischio del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile danno indicazioni utili al riguardo. Se ci si trova in un luogo chiuso, si consiglia di mettersi in prossimità delle strutture portanti, oppure ripararsi al di sotto di un letto o un tavolo molto resistenti. Non precipitarsi fuori, ma attendere la fine della scossa. Prima di uscire dall’abitazione, indossare le scarpe, chiudere gas, acqua e luce. Uscendo, evitare l’ascensore e prestare attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate. Se ci si trova all’aperto, allontanarsi da edifici, alberi, lampioni e altri elementi che potrebbero cadere. Fare attenzione alle possibili conseguenze del terremoto sul territorio: crollo di ponti, frane, perdite di gas”

Lei è piemontese, quali sono stati gli ultimi terremoti ritenuti significativi nella sua terra?
Gli eventi con magnitudo più elevata rilevati in Piemonte dalla rete sismica hanno interessato le zone sud-orientali della regione tra il 2000 nel Monferrato e il 2003 nel Tortonese, di magnitudo comprese tra 4.5 e 5. Più di recente gli eventi più significativi osservati si sono verificati nel 2011 tra la Val Sangone e la Val Chisola, nel 2009 nel Roero e nel 2008 in Valle Stura di Demonte. Più numerosi ovviamente gli eventi di magnitudo tra 3 e 4.

Ora che ne sappiamo di più sul tema grazie a quanto emerso nell’intervista al sismologo, è ora di pensare alle nostre case. Compila il form sottostante e verrai ricontattato quanto prima, senza impegno, da un nostro consulente per avere un preventivo gratuito sulla sua situazione.

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