
La tanto temuta seconda ondata di Coronavirus è già tra noi. C’è chi ancora parla di una sua possibile comparsa senza accorgersi che i numeri dei contagi sono in crescita costante ogni giorno e che anche le terapie intensive non sono da meno. Ecco perché l’informazione deve giocare un ruolo chiave nel sensibilizzare le persone sulla prevenzione. Ci sono due casi diversi ma entrambi simbolici che devono farci capire che siamo ancora nella pandemia mondiale: Silvio Berlusconi e Batman.
Il primo è il simbolo di una movida vacanziera che non si è di certo risparmiata e quest’estate e che ha nella Sardegna il fulcro di tutto il movimento ma non l’unica meta. Il secondo è l’eroe per antonomasia che ferma il suo set cinematografico dove i casi di contagio al Covid-19 hanno stoppato le riprese del colossal milionario. In mezzo ci sono migliaia di asintomatici, dai famosi calciatori come Daniele Rugani della Juventus fino a tanti italiani ignari. Per tutti loro arriva una grossa novità.
Indicazioni lavorative sugli asintomatici
Tutta la rete sta commentando la notizia che gli asintomatici passeranno la quarantena senza lavorare. Per i positivi al Covid-19, infatti, sarà vietato lavorare, anche per chi è del tutto senza sintomi. Chi lo dice? A disciplinare la questione sono i decreti “Cura Italia” e “Rilancio”, poi convertiti in leggi, oltre al “messaggio” Inps 2584 del 24 giugno e al dpcm 7 agosto del 2020.
Il contenuto legale di queste disposizioni lo spiega al Corriere della Sera l’avvocato Cesare Pozzoli, partner dello studio legale milanese Chiello-Pozzoli con queste parole:
Il decreto Agosto ha stabilito che le persone di ritorno da vacanze in zone a rischio debbano stare in isolamento in attesa del tampone. Bene, anche questo isolamento è equiparato alla malattia quindi implica il divieto di lavorare.
I numeri secondo l’Iss
Queste disposizioni sugli asintomatici riguarderanno molte persone. A dirlo è una fonte prestigiosa:
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi trenta giorni i casi sono stati 21.724 di cui circa il 75% (16.300) hanno riguardato persone in età da lavoro. Di queste oltre il 65% erano asintomatiche. Parliamo quindi di oltre 10 mila persone potenzialmente interessate al problema. Che potrebbero diventare molte di più in caso si passasse da 100 a 300 mila tamponi al giorno, come ha proposto il professor Andrea Crisanti.
L’importanza della prevenzione
A qualcuno potrebbe sembrare strano parlare di prevenzione con gli asintomatici e il Coronavirus la cui cura ancora non s’è trovata ma non è così. Come è ormai noto, i sintomi dell’infezione da Covid-19 sono molto simili a quelli di altre malattie. Ecco perché è molto importante gestire correttamente la prevenzione della salute della famiglia. Se fai tutti i controlli e se curi per tempo i diversi disturbi che sopravvengono, sarai in grado di escludere altre patologie puntando dritto alla profilassi da Coronavirus. Non solo.
I numeri dei decessi da Coronavirus, impietosi, parlano di una forte incidenza sui soggetti con patologie parallele preesistenti. Gestire una buona prevenzione ed una pronta cura per la salute familiare significa poter farsi trovare in ottime condizioni ad un eventuale contagio. Sarebbe un po’ come scendere in battaglia con una buona armatura o andare in guerra nudi e senza forze.
La Globale Salute
Ecco perché, alla normale assistenza sanitaria italiana, ti consigliamo di affiancare la nostra polizza sulla salute Globale Salute. Il livello di preparazione dei medici in Italia è molto alto ma il sistema vacilla sui tempi di erogazione del servizio. Siamo tanti, troppi, e il rischio è di “arrivare” troppo tardi alle cure del bravo medico. Ci sono patologie dove purtroppo quest’aspetto può essere l’ago tra la vita e la morte.
Il grande beneficio della Globale Salute è che è una polizza modulabile. E’ impensabile parlare di un prodotto chiuso su un tema come la salute. Non c’è una famiglia uguale all’altra e, di conseguenza, non ci sono esigenze simili. Un esempio? Le protezioni sanitarie di una famiglia con due figli e una nonna in casa non sono le stesse di una giovane coppia appena sposata.
Nessuno ha la sfera magica per sapere chi sarà il prossimo tra gli asintomatici e non è qualcosa che auguriamo a nessuno. Resta il fatto, però, che in quanto seconda ondata, ora il Coronavirus lo conosciamo meglio e sappiamo quanto conti non farsi trovare impreparati.
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